Rilievo Topografico:
 
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 Dati catastali dell'ingresso alto: 
Longitudine 1.557.077 - 02° 43' 00"; Latitudine 5.081.473 - 45° 53' 01,3" Quota 1159 s.l.m.;  
comune di Serina fraz. Valpiana loc. Costa Medile; sviluppo reale 180 m; dislivello -49 m.
 
Avvicinamento: 
Seguire il tragitto già descritto fino ad arrivare all'ingresso alto di Dedalo, quindi si abbandona il sentiero (che piega a destra) proseguendo diritto nella boscaglia per qualche decina di metri.  
Scendendo di pochi passi lungo il pendio si arriva in un piccolo pianoro in cui si aprono i quattro ingressi alti di Minotauro. 
 
Descrizione: 
L'ingresso più evidente è un pozzetto a cielo aperto armato a fix (M), che immette nel grande salone iniziale inclinato ed allungato lungo l'asse principale del sistema di fratture su cui è impostata l'intera cavità.  
Risalendo il salone si trova il “ramo terroso” che, con percorso a saliscendi, porta vicinissimo all'ingresso dei “Ragni Panzuti” (J), invece scendendo si incontra a destra la prosecuzione verso il fondo: un facile saltino di tre metri (P) seguito da uno scivolo (N) che sbocca nel successivo pozzo da 20 metri armato con 2 fix sulla parete destra e frazionato pochi metri più in basso con 3 fix molto esposti seguiti da un ultimo fix sulla parete sinistra.  
Una serie di brevissimi saltini fattibili in libera permette di raggiungere il fondo Est a -47m (R), mentre se si risale dal lato opposto (I) ci si ritrova in una piccola saletta con foglie.  
Risalendo lo scivolo si trova una frattura (G) seguita dal P15 (armo da rifare), si tratta di un pozzo che inizia stretto ed appoggiato per poi diventare ampio e verticale (frazionamento aereo con 1 fix).  
Alla base del P15 si trova un salone allungato che presenta alle due estremità due saltini: uno (1 fix a destra, evitabile) porta al punto più profondo della grotta a -49 metri (H), l'altro finisce su una strettissima e ripida fessura con poche possibilità di superamento (K).  
Ritornati alla saletta con foglie ci si può infilare in una stretta fessura a soffitto, da qui parte la risalita dei “Ragni Panzuti”, percorribile in libera fino a sbucare in superficie verso l'ingresso basso della cavità (F).  
Questo tragitto è forse il più temibile dal punto di vista dei sassi, pronti a precipitare in basso se li si guarda troppo intensamente: tenersi fuori tiro.  
Per pura formalità catastale Minotauro deve essere considerata cavità distinta e separata rispetto ad Arianna, in realtà non c'è vera soluzione di continuità strutturale tra le due grotte, le cui bocche distano 5 metri (occupati da frana) l'una dall'altra.